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Ciao,
ce lo dicono ogni giorno.
La dieta mediterranea è la migliore del mondo, poco ma di tutto, mai eliminare un alimento, gli italiani vivono più a lungo di tutti, la pasta ci vuole, mio nonno mangiava di tutto ed è morto a 90 anni, ecc.
Quando poi azzardi che forse ci vorrebbe un integrazione di vitamina D, apriti cielo.
“Calcifica l’ organismo”; “Fa venire i calcoli renali”;”Fa venire l’ infarto”;”Fa venire il tumore al cervello”; “Bastano 20 minuti di sole”;”Ma che hai 80 anni?”;”Ma hai l’osteoporosi?”.
Se azzardi solo a criticare la mediterranea e, addirittura, suggerire un’ integrazione di vitamina D scatta la caccia all’ uomo.
”Ilmiomedicohadettoche”;”Berrino ha detto che...”;”Veronesi diceva che...”;”La TV ha detto che...”;
Un incubo.
Ma un recente studio il quadro che emerge è in realtà assolutamente ben diversa dalla favoletta che ci raccontano da almeno 50 anni sull’ alimentazione mediterranea.
Anzi.
Infatti sulla rivista scientifica “Hormones” di questo mese (tra l’ altro greca, quindi che dovrebbe essere di parte visto che è considerata, insieme all’Italia, la culla della mediterranea) viene spiegato, testualmente, che:
“Gli abitanti dei paesi mediterranei, hanno un’ incidenza relativamente alta e / o della prevalenza di autismo, cancro, malattie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, carie dentale, diabete mellito, disfunzione erettile, ipertensione, sindrome metabolica, infezioni del tratto respiratorio, mortalità per tutte le cause e gravidanza e esiti di nascita.
Attualmente, la migliore prova sta venendo fuori dagli studi osservazionali relativi alle concentrazioni sieriche di 25-idrossivitamina D.
Gli studi clinici sulla vitamina D sono stati generalmente mal progettati e condotti, in genere basati sulla dose di vitamina D piuttosto che 25 (OH) D cioè la concentrazione.
La concentrazione ottimale di 25 (OH) D è superiore a 30 ng /ml, con risultati di salute ancora migliori nell'intervallo di 40-60 ng/ml.”
Il problema è che il 90% degli italiani e degli abitanti del bacino del mediterraneo hanno meno di 30 ng/ml, quindi c’è bisogno di un integrazione di almeno 10.000 UI al giorno (insieme a 1000 mcg di Vitamina K2-MK7) per arrivare a questi livelli, ottimali per una buona salute e per evitare quella sfilza di patologie si cui sopra.
Anche perché il consumo di cereali, magari integrali, tanto consigliati nella dieta mediterranea abbassano l’ assorbimento della Vitamina D.
Ma anche qui, nel 95% dei casi, vi verrà consigliata una dose di 25.000 UI al mese, che non smuoverà minimamente i vostri livelli di vitamina D, rendendovi esposti a qualunque malattie esistente al mondo.
Quindi questa mitologica e inventata salubrità della mediterranea non solo non esiste ma, anzi, innesca l’ aumento delle malattie anche a causa della carenza di nutrienti fondamentali come la vitamina D.
Lo studio dice anche:” Anche l'esposizione al sole dovrebbe essere incoraggiata”.
In realtà molti medici e dermatologi sconsigliano in modo netto l’esposizione al sole, per fantomatiche paure legate al cancro alla pelle e all’ invecchiamento cutaneo, perché queste cose paradossalmente sono scatenate proprio dalla vitamina D bassa.
E allora via alle creme solari protezione 800 che schermano completamente i fotoni UV-B che agiscono sulla pro-vitamina D3, nella membrana plasmatica delle cellule epidermiche per formare la pre-vitamina D3, che a sua volta si trasforma rapidamente in vitamina D3.
E se le creme solari bloccano la produzione di Vitamina D, questa sarà carente e quindi aumenterà la probabilità di avere dei tumori, compresi ovviamente quelli alla pelle.
In definitiva, fare la dieta mediterranea, senza sole e senza integrazione di vitamina D, è la peggior scelta di tutti i tempi per te e per i tuoi figli.
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